Roberta Fava nata a Jesi, ha da sempre preferito le lettere ai numeri. A otto anni, durante le vacanze estive, la noia la spinge ad aprire un libro del fratello e da allora non abbandonerà più la let-tura. Quel romanzo era “Le avventure di Tom Sawyer” di Mark Twain. La scrittura è un’altra passione che da sempre vive come una sorta di terapia, un’esperienza intima, privata. La condizione di mamma le dà una nuova vena di creatività, fino a far diventare il narrare la sua forma primaria di espressione. Grazie alle sue figlie, vere muse ispiratrici, nascono le fiabe “Nicoletta e piccolo Buio” e “Arianna e il mondo di latte”, illustrati da Elisa Vitali, editi da Gei, nel 2014 e nel 2018. Storie per bambini condite di fantasia che trasmettono insegnamenti divertendo. “Nicoletta e piccolo Buio” viene apprezzato da Raffaello editore, che lo inserisce nel testo di narrativa “Prima fila”, proposto alle scuole primarie nell’anno scolastico 2017/2018. Roberta ama far conoscere le sue fiabe organizzando presentazioni e laboratori didattici a tema nelle biblioteche e nelle scuole. L’interazione con i bambini è un’occasione preziosa di arricchimento che ha modo di sperimentare anche nella veste di insegnante di yoga della risata sia nelle scuole che in club dedicati. Nel 2018 partecipa ad un laboratorio di scrittura creativa dell’autore Alessandro Morbidelli, conclusosi con la realizzazione dell’antologia “Storie dietro l’angolo”, dove Roberta dà il suo contributo con il racconto “Mondi sommersi tutti da scoprire”. Dal 2019 al 2022 collabora con il blog della scrittrice Barbara Garlaschelli, Sdiario, pubblicando alcuni racconti brevi.