Giusi Drago è nata a Trento e vive a Milano. Ha pubblicato Partiture della memoria in 7 poeti del premio Montale (Scheiwiller, 1995), La pazienza della mano (Nicolodi, 2005), Tempo negoziato (La Camera verde, 2014) e Correggere le diottrie (Oèdipus, 2019) con cui ha vinto il premio Bologna in Lettere 2020.
Traduttrice dal tedesco, ha ricevuto il Premio italo-tedesco per la traduzione letteraria (Nachwuchspreis) nel 2011 con È morto Tito di Marica Bodrožić (Zandonai, 2010). Ha tradotto, fra gli altri, Carl Gustav Jung, Gustav Meyrink, Rainer Maria Rilke, Robert Walser, Ilse Aichinger e Alfred Döblin. Ha diretto per cinque anni la rivista cartacea “Dialogica. Semestrale di ricerca e culture letterarie”. È tra i redattori del blog “Perìgeion – un atto di poesia”. (in foto Giusi Drago ritratta da Laura Liberale)