Descrizione
Giacomo “Mino” Del Buono come la lepre è in continua fuga. Verso la fine degli anni cinquanta del secolo scorso durante una breve vacanza a Parigi decide di lasciare la sua Ferrara e la sua famiglia. Si sente un artista che non può essere apprezzato e capito dove vive; crede che nella Ville Lumière potrà affermarsi. Narra in prima persona un susseguirsi di esperienze dalle quali continua a fuggire; situazioni e personaggi ogni volta diversi e ogni volta abbandonati. Un’altalena di gioie e dolori, di certezze e rimpianti che lo accompagnano nella sua lunga fuga. E proprio attraverso la narrazione emergono emozioni, esaltazioni, tristezze, fallimenti, entusiasmi e solitudini.